Dal 700 aC all'infinito: preservare antichi bassorilievi assiri con Artec Eva
Obiettivo: scansionare i pannelli utilizzando uno scanner 3D a luce strutturata per catturare con precisione i 205 metri quadrati di bassorilievi, e quindi creare i loro modelli 3D.
Strumenti utilizzati: Artec Eva, Artec Studio
Chi di noi visitando un museo non ha avuto la tentazione di afferrare un vaso, una collana o un pugnale esposto in vetrina? Prendere in mano un oggetto o semplicemente avvicinarsi per vederlo meglio da ogni lato?
Toccare e sentire un oggetto esposto in un museo sarà forse ancora un sogno irrealizzabile, ma ora che l’idea di digitalizzare le collezioni in 3D si sta facendo strada sempre di più nei vari musei e nelle gallerie di tutto il mondo, far ruotare un oggetto e visualizzarlo da angoli diversi sta diventando una realtà.
Ora è possibile farlo con l’esclusiva collezione di rilievi assiri del British Museum, che CyArk ha sottoposto a scansione 3D con Artec Eva alla fine del 2014. Fondata nel 2003, CyArk è un ente no profit la cui missione è l’utilizzo di nuove tecnologie per creare una biblioteca 3D online di siti di cultura mondiale prima della loro perdita a causa di disastri naturali, distruzione volontaria o dagli effetti del tempo.
“I bassorilievi erano stati originariamente commissionati da potenti re assiri fra il IX e il VII secolo AC per i loro palazzi, in un periodo in cui il piccolo regno dell’Assiria, nell’odierno nord dell’Iraq, allargava i propri confini conquistando i territori circostanti per dominare il Medio Oriente, dal Golfo Persico al Nilo. Le immagini scolpite vanno da scene simboliche di trionfi reali a scene di conquista e caccia, tutte finalizzate a celebrare le gesta del monarca assiro”, spiega Matthew Cock, già Head of Web al British Museum.
“I bassorilievi furono acquisiti dal Museo verso la fine degli anni ‘40 e negli anni ‘50 dell’800 grazie alle spedizioni archeologiche finanziate dal Ministero del Tesoro britannico e guidate da Sir Austen Henry Layard, che nel 1845 diede inizio agli scavi nel Palazzo Nord-Ovest di Assurnasirpal a Nimrud. I primi reperti giunsero a Londra nel giugno 1847, seguiti poco dopo dai monumentali tori alati dalla testa umana. Per alloggiarli furono costruite le Gallerie Assire, situate fra le Gallerie di Scultura Egizia e Greca, dove si trovano tuttora”.
Le immagini sui pannelli mostrano una narrativa che si evolve, una storia rivelata gradualmente, seguita dallo sguardo dello spettatore da un’estremità all’altra di ciascun pannello.
Negli ultimi 160 anni di permanenza delle sculture e dei bassorilievi assiri nel British Museum, i curatori hanno sempre tentato di documentare i reperti con le ultime tecnologie di imaging a disposizione, al fine di facilitare il lavoro dei ricercatori che studiano i rilievi. Ma né le immagini né i filmati dei bassorilievi rendono giustizia alle dimensioni della narrativa, così i curatori del museo si sono rivolti a CyArk per realizzare la scansione 3D dei bassorilievi.
La scansione 3D con luce strutturata realizzata con Artec Eva è stata una delle tecniche utilizzate da CyArk. Il team ha realizzato copie digitali 3D dei pannelli e dei reperti nelle Gallerie Assire, dei reperti conservati in magazzino e di quelli in via di conservazione. In poco più di due giorni, è stata acquisita una superficie pari a 205 mq e sono stati raccolti 113 GB di dati grezzi di geometria e superficie.
Dai dati di scansione, CyArk ha tentato di creare un nuovo tipo di tecnica interpretativa, un’animazione video delle gallerie. L’aspetto di un ambiente illuminato da torce è stata un’aggiunta virtuale per simulare l’illuminazione probabilmente utilizzata nel palazzo assiro secoli fa.
Il video di seguito mostra una prova iniziale sviluppata da CyArk utilizzando scansioni dei bassorilievi dell’Assedio di Lachish nella Sala 10b. Una volta ultimato, si prevede che il video promuova interesse nel patrimonio assiro e nella collezione del Museo, aiutando i ricercatori e il grande pubblico a sviluppare una più profonda comprensione di questa antica cultura e delle sue opere d’arte.
Per ottenere questo effetto, i dati grezzi delle scansioni sono stati elaborati e quindi raccolti in modelli 3D mediante l’algoritmo Fast Fusion con la risoluzione da 0,5 a 0,9 mm (secondo la dimensione delle serie di dati). L’algoritmo Auto-allineamento si è rivelato straordinariamente utile (per il 95% del tempo è bastato questo algoritmo), accelerando la realizzazione della Registrazione Globale, che ha richiesto meno di un’ora.
L’elaborazione di enormi serie di dati si è rivelata una vera e propria sfida per il team. Per rendere possibile e accelerare il processo di testurizzazione, i tecnici hanno ottimizzato i pannelli (tipicamente decimati da superfici di ~20 m) a superfici di ~4 m, utilizzando un sofisticato dispositivo Intel i7. Tuttavia, la creazione di mappe di texture ha richiesto il periodo di tempo più lungo, circa 6 ore, in quanto l’elaborazione dei dati si svolgeva durante la notte.
L’elaborazione e la testurizzazione iniziale sono state realizzate in Artec Studio, il software “nativo” di Eva. Mappe normali sono state generate da texture diffuse in Adobe Photoshop (filtro di mappa normale NVIDIA) e addizionate di dettagli di texture enfatizzati, per rendere l'effetto dei riflessi luminosi delle torce. Il modello 3D dell’Assedio di Lachish dalla Sala 10b è stato riassemblato, acceso, animato e reso in Autodesk 3ds Max.
La scansione della Collezione Assira fa parte dell’iniziativa di CyArk di archiviare reperti culturali e promuovere l’uso di tecnologie 3D a vantaggio di musei internazionali.
Secondo il British Museum, le tecnologie 3D possono facilmente diventare il metodo principale di archiviazione delle collezioni nei musei del futuro e continua a digitalizzare le proprie collezioni e utilizzare i dati per riprogettare le mostre attuali e future, permettendo accesso pubblico al materiale 3D ottenuto.
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